CHERCHEZ LA FEMME: LA BANALITA’ DELL’AFFAIRE SANGIULIANO

E’ così, come nei migliori feuilleton, finisce nel grottesco il mistero dell’affaire Sangiuliano, che ha tenuto banco in questi giorni di fine estate: con le lacrime del ministro durante l’intervista al TG1, l’ammissione della colpa di adulterio, il pentimento e le solite parole: “la prima persona a cui devo chiedere scusa, e che poi è una persona eccezionale, è mia moglie. Non sono disponibile a lasciarla perché è la persona più importante della mia vita“, ha detto Sangiuliano. Non conosciamo al momento la replica della signora.

Sorge il dubbio che questa sceneggiata televisiva possa essere un’arma di distrazione di massa dal vero problema: infatti, a dispetto del ministero che Sangiuliano rappresenta, ossia dell’istruzione e del merito, Maria Rosaria Boccia ha sì due lauree e una certa esperienza nel campo, ma ha avuto soprattutto la fortuna di conoscere l’uomo giusto al posto giusto e al momento giusto, e così è arrivata prima in classifica in barba a chi avrebbe curricula di tutto rispetto.

Qual è quindi il vero problema? Sicuramente l’accesso alle banche dati e alle informazioni riservate del ministero, nonostante Sangiuliano giuri che non sia accaduto nulla al proposito. Però il dubbio rimane, così come quello su chi abbia pagato le prestazioni lavorative di Boccia. Il ministro dice di avere sborsato di tasca sua, ma si tratta di un’ipotesi, non essendoci state fornite prove oggettive.

Viene da fare il paragone con la prima repubblica dove, che fossero nipoti, amanti, amiche o protegées, mai si sarebbe visto un rappresentante dello Stato lavare i panni sporchi in tv o tantomeno versare lacrime di pentimento.

L’INTERVISTA AL TG1

Capitolo uno. Galetta fu la manifestazione

Ricapitoliamo i fatti per riuscire a capirci qualcosa. “Boccia l’ho conosciuta all’inizio della campagna elettorale per le europee in una manifestazione FdI a Napoli, mi è stata presentata da amici comuni”, così ha dichiarato Sangiuliano circa il suo rapporto con Maria Rosaria Boccia. “È nata un’amicizia personale e io ho riscontrato la sua capacità organizzativa e ho pensato di nominarla a titolo gratuito consulente. Poi è diventata una relazione affettiva e sentimentale di tipo personale: mi sono consigliato con amici, legali e il capo di gabinetto e mi hanno fatto notare che pur non in presenza di una giurisprudenza marcata poteva rappresentare un conflitto di interessi potenziale e ho mandato una mail al capo di gabinetto per interrompere l’iter della nomina“, questo dichiara il ministro. E continua: “Mi pesa raccontarlo perché attiene a una sfera intima, c’è stato un rapporto personale. Ma io non sono ricattabile. Io ho dimostrato che non ho mai speso soldi pubblici. I suoi viaggi li ho pagati da me con la mia carta di credito personale. Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l’incarico“.

Capitolo due. L’incontro con Meloni e le dimissioni rifiutate

Sono pronto a dimettermi subito dopo che Meloni me lo chiede – ha dichiarato il ministro – ma ho rassicurato Meloni con prove documentali che si tratta di una vicenda di gossip, che mi rendo conto essere fastidiosa. Ma mai un euro dei cittadini italiani è stato speso e nessun documento riservato è mai circolato. La presidente del Consiglio mi ha detto di andare avanti e di chiarire subito il punto di verità. Mi ha detto ‘sii sempre sincero e dì sempre la verità‘”.

Capitolo tre. La questione G7 cultura

Non c’è stata nessuna violazione della sicurezza del G7, assolutamente no, anche perché la sicurezza non attiene al MiC. Nessun documento classificato o riservato è stato reso pubblico. Non ho mai partecipato neanche io personalmente ai vertici del G7, c’è una struttura che se occupa. Boccia ha incontrato il consigliere diplomatico e ha interloquito con lui su menu o su gadget per ospiti. Dopo l’intervento della premier da Del Debbio, lei ha postato dei documenti che a noi sembrano il programma dell’evento, orari di ingresso o del pranzo. È solo un programma che per altro era già stato pubblicato da La Repubblica online“, ha affermato Sangiuliano.

La reazione di Maria Rosaria Boccia

“Iniziamo a dire bugie“. Maria Rosaria Boccia affida a Instagram i suoi pensieri, e lo fa quasi contemporaneamente all’intervista di Sangiuliano al Tg1. Il post precedente era la foto di una scatola di popcorn e la scritta: “Tutto arriva per chi sa aspettare”. Come scriveva Congreve qualche secolo fa: “ll cielo non conosce ira pari all’amore che si trasforma in odio, né l’inferno una furia pari a una donna disprezzata”.

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