GIUSEPPE SCIARRA: LA MATURITA’ ARTISTICA DI UN SOGNATORE COI PIEDI PER TERRA

Il regista pugliese Giuseppe Sciarra si racconta ai nostri lettori in occasione dell’uscita dello showreel dei suoi lavori. Fortemente impegnato nel tema del bullismo, Sciarra ripercorre le tappe del suo percorso artistico.

Arrivato a 41 anni posso guardare con molta soddisfazione al percorso fatto finora. La prima parte della mia esperienza artistica è stata molto bohèmienne, con lavori che spesso sconfinavano nella video arte e nel cinema sperimentale. In quel periodo non ero concentrato tanto sul pubblico quanto piuttosto su quale fosse la giusta modalità espressiva e capire che tipo di artista volevo essere . Ho perciò cercato di sperimentarmi, osando e non considerando le aspettative esterne. Successivamente è iniziata la seconda parte del mio percorso, in cui ho pensato al cinema non come a una forma d’arte bensì come a una fonte di sostentamento, prestando attenzione ai desideri del pubblico. Questa fase è incominciata con “Venere è un ragazzo” , proseguendo poi con “Ikos” e gli altri documentari realizzati insieme ad Andrea Natale fino all’ultimo lavoro congiunto, un cortometraggio che vira verso la commedia intitolato “Canovaccio”, con la partecipazione dell’attore teatrale napoletano Gino Cursone. Ora sento che sto per fare un ulteriore passo in avanti, pensandomi come giornalista, come autore televisivo, come scrittore e quindi non solo come semplice film maker. Il mio desiderio è quello di realizzare un lungometraggio, spero il primo di una lunga serie. Continuo a essere un sognatore, ma un sognatore coi piedi per terra“.

Il regista Giuseppe Sciarra ha al suo attivo molti cortometraggi, (Venere é un ragazzo, Canovaccio, Ikos, Santità, Il terzo occhio, Iesus Martyr, Santità), alcuni videoclip, (Apocalittica, Metti la maschera), degli spot pubblicitari e una manciata di documentari codiretti con i registi Andrea Natale e Ennio Trinelli, (Fuori le Mura, L’ultima transizione tra memoria e futuro, S.O.S Sold Out?). Questi lavori oltre ad ottenere consensi nei festival cinematografici hanno dato parecchia fortuna al cineasta pugliese. Un suo corto, Ikos, è stato inserito in un progetto patrocinato dalle Regione Lazio per contrastare il bullismo, venendo presentato con grande successo agli studenti delle scuole medie e superiori. Un altro suo lavoro Venere é un ragazzo è diventato un piccolo cult nel mondo lgbtqiplus durante il covid sul web dopo essere stato boicottato dai festival per una presunta scena blasfema. Sciarra ha da poco realizzato uno showreel dei suoi principali lavori, escludendo quelli più sperimentali e documentaristici che ne avranno altri due a parte. È in work in progress anche il suo primo sito internet con la sua biografia e filmografia.

In merito ai suoi lavori cinematografici Sciarra ha scritto sulla sua pagina Vimeo: ” Fare cinema per me è un modo diverso di affrontare la realtà. Nei miei lavori ho cercato di creare storie di varia umanità dove la sofferenza e le fragilità umane non vengono negate o edulcorate come i tempi odierni richiedono, al contrario ho scelto di mostrarle e di ribellarmi a un presente che ci spinge alla prostituzione dei nostri dolori più che all’elaborazione. In questo showreel ci sono i miei lavori principali, quelli in cui ho preso a cuore le storie dei personaggi e la mia, raccontandole con il rispetto che si confà alla vita e ai suoi interpreti.”


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